Le Work Songs

Quando agli inizi del 1600, quando gli schiavi africani venivano impegnati nelle piantagioni, contemporaneamente nacquero le prime Work Songs: un solista cantava cadenzando il tempo al lavoro, ed il coro replicava continuando il lavoro. Come conseguenza della conversione di questi schiavi al cristianesimo le Work Songs si trasformarono in Spirituals: canzoni che si ispiravano ai racconti della Bibbia.

Uno dei più celebri Spiritual si intitola Swing Low, Sweet Chariot ed è un esempio di canzone dal doppio significato: quello religioso ‘dondola dondola dolce cocchio’ e porta l’anima di questo tuo figlio alla casa del Padre, quello sotterraneo degli schiavi ‘attenzione qualcuno si sta nascondendo nel doppio fondo del carro e sta tentando la fuga verso la libertà’.

Fuori dalle Chiese

Le origini del Gospel

Nel 1865 con l’abolizione della schiavitù, gli afroamericani cominciarono ad andare a scuola e per raccimolare i fondi necessari le università organizzarono i primi concerti fatti da corali afroamericane che, rimaneggiando e rimodernando lo Spiritual, aprirono la strada al Gospel.

Nel 1930 Sister Rosetta Tharpe cantò canzoni Gospel in un nightclub. Da questo momento in poi il Gospel uscì ufficialmente dalle chiese approdando in teatri, sale da concerto, locali…

Inni alla libertà

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Alla fine degli anni cinquanta, durante i raduni per i diritti civili, i manifestanti cantavano Spirituals come This Little Light of Mine che sono diventati veri e propri inni nella lotta per l’affermazione dei diritti civili degli afroamericani.

Da allora, artisti come Mahalia Jackson, sono diventati delle icone della musica Gospel.
Ad oggi ci sono brillanti esempi di autori Gospel, che scrivono canzoni che diventeranno piano piano dei classici: Walter Hawkins, Richard Smallwood, Kirk Franklin, Fred Hammond…

God spell: Dio Parla

“Hai udito il mio pianto, hai avuto pietà
di tutti i miei gemiti.
Finchè vivrò io tenderò al tuo trono.